La potenza dei supercomputer è una misura importante per determinare la loro capacità di eseguire calcoli e simulazioni; l'unità di misura standard per misurarla è il FLOPS ovvero operazioni al secondo: Leonardo ha una potenza di calcolo ufficiale di 255 PetaFLOPS ovvero 255 milioni di miliardi di operazioni al secondo. Le capacità di Leonardo si basano sul concetto di calcolo parallelo, che è il vero "segreto" dietro alla potenza di calcolo di questo supercomputer. Il calcolo parallelo può essere paragonato a un'equipe di giardinieri che lavorano contemporaneamente allo scopo di curare un parco. Immaginate di avere un solo giardiniere che deve svolgere da solo il lavoro oppure una squadra composta da più giardinieri che contemporaneamente portano avanti un compito specifico (ad esempio, uno può tagliare l'erba mentre un altro pota le piante e un altro ancora concima il terreno, ecc.). Allo stesso modo, il calcolo parallelo utilizza contemporaneamente più processori o "core" per elaborare un compito. Ciò consente di elaborare più operazioni in meno tempo rispetto a un sistema a singolo core, proprio come utilizzare più giardinieri per curare un parco in meno tempo.
Leonardo è costato 240 milioni di euro e fa parte di una rete europea di supercomputer che si trovano in Austria, Slovenia, Slovacchia, Grecia e Ungheria ed è a disposizione della comunità scientifica italiana ed europea per la risoluzione di problemi di alto calcolo e simulazioni ad alte prestazioni in svariati ambiti di ricerca. Leonardo è sicuramente un grande successo: un traguardo di cui possiamo e dobbiamo andar fieri. Non soltanto perché è ospitato sul nostro territorio nazionale ma perché le sue capacità daranno un enorme contributo alla ricerca scientifica.
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