Racchiusa in un diagramma circolare che ricorda l’Uomo vitruviano di Leonardo, la “città del quarto d’ora” secondo la visione proposta è una metropoli nel cui quartiere puoi trovare tutto ciò di cui hai bisogno in 15 minuti da casa. Uno strumento per la trasformazione ecologica della città, migliorando al contempo la vita quotidiana degli abitanti e, si può aggiungere, evitando quella ressa sui sistemi di trasporto pubblico che va assolutamente evitata in tempo di epidemie.
È una rivoluzione urbana, la Ville du quart d’heure, che si basa sull’innovazione tecnologica: come ci dimostrano i giorni in quarantena, per molti il lavoro da remoto, magari da uffici in coworking (lavorare insieme) di quartiere è possibile. Come è possibile curarsi ad alto livello a poca distanza da casa: basta che l’ambulatorio sia inserito in una rete di telemedicina di qualità. Praticare sport amatoriale, acquistare alimentari di qualità: senza imporre il chilometro zero per legge, il commercio di prossimità è una realtà consolidata e da difendere. Occorre ripensare gli spazi comuni dei quartieri, riqualificando strade, piazze e incroci, migliorando la qualità della vita.
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