Fra tutte le ricorrenze del 2019, i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci è senz'altro una delle più importanti.
Leonardo è pittore, scultore, architetto, ingegnere e scienziato, sperimenta soluzioni innovative nei campi dell’arte e della scienza. Nelle sue pitture si basa sull'osservazione della natura, ma non si limita a rappresentare lo spazio secondo le regole della prospettiva, bensì raffigura anche l’atmosfera in cui sono immerse le cose. A tale scopo utilizza la tecnica dello sfumato, che gli consente di passare da un tono di colore all'altro, senza contrasti netti.
Spirito critico e razionale, Leonardo indaga la realtà con intenzioni scientifiche e con passione, per scoprirne i segreti. Approfitta di ogni occasione che gli si presenti per sperimentare e approfondire la propria conoscenza dei fenomeni naturali.
Nato a Vinci, in Valdarno, nel 1452, compie a Firenze la sua formazione nella bottega di Andrea del Verrocchio, imparando differenti tecniche. Realizza quindi le sue prime opere e nel 1472 risulta iscritto alla Compagnia di San Luca, che raccoglie i pittori.
A trent’anni si reca a Milano, alla corte degli Sforza, dove Ludovico Sforza, detto il Moro, signore di Milano (1480-99) aveva reso la città un vivissimo centro economico, culturale e artistico. In questo ambiente, assai diverso da quello della Firenze dei Medici, Leonardo si presenta prima come ingegnere e in seguito come artista, ed esprime liberamente le sue doti di umanista estremamente versatile: progetta chiese, fortificazioni, ponti, macchine; si occupa di scienze naturali e di matematica; dipinge e scolpisce.
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