lunedì 8 ottobre 2018

Riciclo dei Rifiuti

Un tempo, prima di buttare via qualcosa, i nostri nonni ci pensavano più di una volta. Cercavano di riutilizzare il più possibile. Quando qualcosa si rompeva la riparavano e la gettavano solo nel caso in cui fosse diventata logora e inutile: oggi tutto è cambiato.
Sebbene l'uomo abbia sempre prodotto rifiuti, negli ultimi decenni il progresso e il consumismo (cioè l'acquisto e il consumo di beni materiali), con la sua filosofia poco ecologica dell'usa e getta, ha fatto esplodere il problema. Buttiamo via di tutto, dai vecchi giocattoli alle automobili, dai piatti alle lavatrici, dai computer ai mobili. Per non parlare dei resti della spesa (scatolette, imballaggi per i prodotti, bottiglie di plastica e di vetro, avanzi di cibo).
Per evitare di essere sommersi dai rifiuti, ipotesi non del tutto da trascurare, dobbiamo smaltirli. Come? Una parte riciclata oppure bruciata negli inceneritori, mentre tutto il resto finisce in discarica, dove poi viene sepolto. Quando una discarica è piena se ne fa un'altra.
Naturalmente le discariche creano più di un problema. Innanzitutto bisogna avere spazio a disposizione per farle, poi non sono certo un modo per risolvere la questione dei rifiuti. È come nascondere lo sporco sotto un tappeto, non lo vedi, ma c'è. E cosa succederà quando sotto il tappeto non ci starà più niente? In ogni caso, uno dei principali problemi delle discariche è la perdita di liquami tossici che colano e a volte vanno a inquinare il terreno e le falde acquifere, grandi serbatoi naturali di acqua che poi finisce nelle nostre case. Non va dimenticata, inoltre, la puzza prodotta dalla fermentazione dei residui organici. È soprattutto per questo motivo che la gente non le vuole nel proprio territorio.
Come abbiamo detto, una parte dei rifiuti, invece di finire in discarica, viene portata negli inceneritori per essere bruciata ad alte temperature. Il calore sviluppato con la combustione può essere trasformato in vapore per produrre energia elettrica oppure può essere utilizzato per il riscaldamento delle case.
Gli impianti in grado di fare questa operazione sono chiamati termovalorizzatori. A Brescia si trova uno dei più grandi d'Europa, capace da solo di far fronte a un terzo del fabbisogno di riscaldamento della città. Recuperare energia dai rifiuti è sicuramente un modo intelligente di smaltirli, anche se qualcuno sostiene che le emissioni degli inceneritori alla lunga possano essere nocive per la salute. Ecco perché la maniera migliore per svuotare le discariche è imparare a riciclare. Proprio su questa ultima possibilità si gioca una partita importante rispetto alla salvaguardia dell'ambiente. In questo modo, infatti, si recuperano materie prime, si risparmia energia e nelle discariche finiranno solo i prodotti che non possono essere riutilizzati.
Negli ultimi anni l'Italia ha fatto molti passi avanti nella raccolta differenziata. Dagli uffici statistici dell'Unione Europea (Eurostat) ci dicono che siamo fra i primi in fatto di riciclo. Non ve lo aspettavate eh? Purtroppo ci sono ancora forti disparità fra le diverse regioni. Al nord che ha adottato in buona parte la raccolta porta a porta la differenziata si avvicina al 70% , al centro siamo sul 50% , al sud intorno al 40%. Tuttavia bisogna dire che anche la media europea è abbastanza bassa: i Paesi dell'est hanno ancora molta strada da fare in questo campo. Mentre in Paesi del nord Europa, solitamente molto virtuosi, lo sono anche in questo campo ma con una tradizione più spostata verso i termovalorizzatori e quindi meno improntata al riciclo.
Per una volta siamo fra i primi della classe.

Nessun commento:

Posta un commento