Android nasce nel 2003 dalla neofondata società Android che aveva come cofondatore Rubin. Egli affermò che quello che stava creando era un sistema operativo “per dispositivi più consapevoli della posizione e delle preferenze del loro proprietario”.
Per i primi due anni di vita la situazione finanziaria della Android non fu delle migliori, la situazione migliorò quando nel 2005 la società venne acquistata da Google, il quale aveva deciso di entrare nel mercato mobile.
Il robottino verde venne presentato al pubblico nel 2007 ed il primo telefono equipaggiato con Android era l’HTC Dream che uscì nel 2008.
Con il seguito dagli anni Android fu aggiornato sempre a nuove versioni introducendo funzionalità, maggiore stabilità e sicurezza.
Fin dal principio Android è stato etichettato con dei numeri che indicavano la versione e dalla versione 1.5 vennero poi affidati dei nomi di dolci in ordine alfabetico. I termini AstroBoy e Bender erano usati in privato per le prime due versioni in quanto inizialmente il team di sviluppo voleva dare nomi di robot della televisione o del cinema ad ogni versione di Android. La versione 1.2 fu chiamata Petit Four (piccoli dolcetti) . Così la tradizione continuò: Cupcake, Donut, Eclair, Froyo, Gingerbread, Honeycomb, Ice cream Sandwich, Jelly Bean, KitKat, Lollipop, Marshmallow e Nougat.
Android negli anni è passato dagli smartphone ai televisori (Android TV) agli occhiali (Google Glass), dagli orologi da polso (Android Wear) alle macchine (Android Auto).
Essendo un OS basato su Linux e open source, il suo codice sorgente è libero a tutti gli sviluppatori. Ogni azienda crea una diversa interfaccia grafica e aggiunge funzionalità e applicazioni proprie. Questo crea una certa difficoltà nella diffusione degli aggiornamenti e alcune volte ritardi incredibili.
Android è oggi il sistema operativo più diffuso nel mondo, basti pensare che nel Novembre del 2016 in Italia contava il 79.1% dei dispositivi mobili, rispetto a Apple IOS con 16.4% e Windows 4.0%.
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