venerdì 21 ottobre 2011

Tolleranza zero per i vandali dell'arte

vandalo-danneggia-fontana-piazza-navona-294x165.jpgMartellano, imbrattano, sfregiano. I vandali dell'arte passano il loro tempo a colpire e mutilare il nostro patrimonio culturale. Nel Belpaese hanno gioco facile, dato che ad ogni angolo di strada si può trovare un bersaglio: una chiesa, un palazzo storico, un museo, un monumento, una fontana...


E, si sa, è impossibile controllare tutto, oltre che molto costoso. Inasprire le pene per chi si macchia di questi reati è la soluzione più a portata di mano. «Carcere e multe salate per gli sfregiatori dell'arte» ha promesso il ministro dei Beni culturali Giancarlo Galan, dopo che a Roma qualche settimana fa un uomo si è accanito contro la Fontana del Moro, colpendola ripetutamente con una pietra. Il risultato? Ridotto in frantumi il mascherone di una delle più belle fontane rinascimentali di piazza Navona.


Grazie alla generosità del Belize, un piccolo stato del Centro America, la fontana è stata restaurata a tempi di record. L'ambasciata del Belize a Roma ha deciso di rinunciare a festeggiare il giorno dell'indipendenza del proprio Stato pur di finanziare il restauro con una donazione di 15 mila euro.


Anche il ministro Galan si è dato da fare: ha messo a punto un disegno di legge che.se approvato dal Parlamento, introdurrà il delitto di danneggiamento dei beni culturali e paesaggistici, un reato punito con il carcere (fino a sei anni) e una multa massima di 10 mila euro.


Nel frattempo l'autore del misfatto, ripreso dalle telecamere presenti in piazza, è stato acciuffato. Ma è un senzatetto con problemi psichici: quindi non avrebbe potuto pagare la multa salata, né sarebbe finito dietro le sbarre, ma in un ospedale psichiatrico, dove infatti si trova.

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