A pochi mesi dall’inaugurazione dell’impianto di cogenerazione, che consente di scaldare lo stabilimento fornendo il calore in eccesso alla rete di teleriscaldamento cittadina, la Michelin ha annunciato un nuovo importante investimento energetico per la fabbrica di frazione Ronchi a Cuneo. Si tratta di un maxi impianto fotovoltaico per il quali il 'Bibendus' ha in previsione di spendere oltre 46 milioni di euro. Il cantiere per l’installazione dei pannelli solari sul tetto inizierà entro il 2009 e dovrebbe concludersi nel 2010. La centrale fotovoltaica che ne nascerà sarà la più grande in Europa nel suo genere andando ad occupare una superficie di oltre 147mila metri quadrati. Particolarmente avanzato, l’impianto permetterà di produrre 10milioni di KWh l’anno fornendo elettricità allo stabilimento ed a 2mila persone residenti nelle vicinanze.Il progetto fa parte della strategia aziendale messa a punto dal colosso francese per fare dello stabilimento di Ronchi la più importante unità di produzione in Europa del gruppo per i pneumatici di alta gamma. La realizzazione del gigantesco impianto fotovoltaico sarà a cura della ‘Frey Nouvelles Energies’ e dovrebbe produrre un quantitativo di energia pulita tale da risparmiare l’immissione di nell’atmosfera di mille e 200 tonnellate di CO.

La generazione di Facebook e dell’iPhone è entrata alla Casa Bianca e ha trovato ad attenderla la tecnologia della generazione dell’Atari e del Commodore 64. Nonostante due mesi di preparativi per la transizione, buona parte dello staff di Barack Obama è stato colto di sorpresa dai limiti burocratici, tecnologici e di sicurezza che caratterizzano il lavoro dentro la storica residenza presidenziale. Il “change” che Obama ha promesso all’America è già alle prese con le barriere informatiche del passato. Fin da martedì, al momento di prendere possesso degli uffici lasciati liberi dall’amministrazione Bush, gli uomini del nuovo presidente si sono trovati a fare i conti con scarsità di computer portatili e con programmi Windows in versioni vecchie di sei anni (un trauma per i protagonisti di una campagna elettorale quasi completamente costruita su sistemi operativi Mac). Anche i telefoni, cellulari e fissi, hanno avuto problemi a venir riattivati e i nuovi padroni di casa hanno dovuto attendere a lungo prima di poter disporre di caselle di posta elettronica. Il team dell’ufficio stampa, da questo punto di vista, è stato preveggente: alla vigilia del trasferimento aveva ottenuto l’autorizzazione dal consigliere giuridico della Casa Bianca per creare una serie di indirizzi di posta su Gmail (il servizio email di Google), dopo aver preso accorgimenti per garantire che resteranno copie per gli archivi. Ogni attività della Casa Bianca, infatti, deve restare documentata per gli Archivi Nazionali e non è ammesso l’uso di posta elettronica personale. Un segnale visibile al pubblico del sofferto passaggio dei poteri a livello tecnologico, è stata l’attività nei primi tre giorni del sito ufficiale della Casa Bianca, www.whitehouse.gov. Pochi minuti dopo che Obama ha giurato, il vecchio look del sito è sparito ed è comparso quello nuovo, con il design e l’atmosfera da “social network” che hanno caratterizzato l’immagine su Internet della campagna elettorale di Obama e poi la fase della transizione, gestita sul sito www.change.gov. Il nuovo sito promette così di fare ampio ricorso ai video in formato YouTube, alla condivisione di foto attraverso il popolare servizio Flickr, all’interazione con gli utenti e all’aggiornamento continuo dell’attività presidenziale anche con un blog. Ma da martedì pomeriggio a buona parte della giornata odierna, il sito ha mostrato grande lentezza negli aggiornamenti, il blog è rimasto al palo due giorni, i “pool report” dei giornalisti al seguito di Obama non sono stati pubblicati. I primi ordini esecutivi firmati dal presidente a metà giornata di mercoledì, sono apparsi sul sito solo a notte fonda. Le immagini sono circolate assai più lentamente di quanto speravano i geni della comunicazione web che hanno gestito la campagna elettorale più tecnologica della storia. Tutta colpa, hanno spiegato al Washington Post fonti della nuova amministrazione, delle difficoltà incontrate nel cercare di mettere l’austera Casa Bianca al passo con la “presidenza di YouTube”. Del resto anche il direttore del web nell’ amministrazione Bush, David Almacy, ha ricordato che quando arrivò alla Casa Bianca nel 2005 fu costretto ad attendere una settimana prima di avere un computer e un BlackBerry
L'Agenzia Internazionale dell' Energia (Iea) e' accusata di sottostimare il quantitativo dell' energia prodotta dalle fonti rinnovabili. Secondo un gruppo di esperti dell'Osservatorio dell'Energia, infatti, la Iea fornisce dati fuorvianti sulle rinnovabili e di sottostimare la quantità di energia ''pulita'' prodotta a causa delle ''bugie'' sul petrolio, gas e nucleare ostacolando, così, una svolta ecologica. Inoltre la Iea dimostra ''ignoranza e disprezzo'' verso le fonti rinnovabili mentre promuove le fonti fossili e il nucleare come tecnologie indispensabili. In un rapporto pubblicato di recente, l'Osservatorio dell' Energia sostiene che l'energia eolica ha avuto uno rialzo imprevedibile fin dagli anni '90 e che, insieme all'energia solare, raggiungeranno le quote dell'energia convenzionale entro il 2025.
I file che avevo promesso ai ragazzi di seconda per l'arredamento, non si sono lasciati caricare sul blog.