Gli artisti guadagnano principalmente tramite gli stream, cioè gli ascolti. Spotify paga in media da 3 a 5 dollari ogni 1000 ascolti: un milione di stream può fruttare tra 3.000 e 5.000 dollari. Il guadagno dipende anche dal tipo di abbonamento degli ascoltatori e dalla loro provenienza geografica.
Oltre agli stream, ci sono altri metodi per monetizzare:
- Playlist e recensioni: gli artisti possono essere inseriti in playlist curate da utenti o professionisti, spesso tramite piattaforme a pagamento (come PlaylistPush o Submithub), aumentando visibilità e ascolti.
- Merchandising: Spotify permette di collegare un negozio Shopify per vendere gadget personalizzati. I guadagni variano in base al prezzo dei prodotti e alle commissioni della piattaforma.
- Podcast: alcuni artisti usano Spotify anche per fare podcast. Si può guadagnare tramite abbonamenti, donazioni, pubblicità e sponsor. I guadagni sono molto variabili.
Infine, è fondamentale il marketing. Avere visibilità sui social (Instagram, TikTok, YouTube) può aumentare del 30% gli ascolti su Spotify. Alcuni scelgono anche di comprare ascolti, per far crescere artificialmente i numeri e attirare l’attenzione degli algoritmi e dei fan.
In sintesi, Spotify può offrire buone opportunità di guadagno, ma è raro vivere solo di streaming. È necessario un mix di visibilità, strategie di promozione, e l’uso di più canali (merchandising, podcast, social media) per costruire un vero business musicale.

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