lunedì 22 aprile 2024

Chi studia vive di più

Molte variabili sono notoriamente in grado di influenzare la qualità e l’aspettativa di vita. Tra queste, le abitudini, la dieta, la possibilità d’accesso alle cure, lo stato economico, l’ambiente familiare. Tutti questi aspetti si legano in modo più o meno significativo con un altro importante parametro: l’educazione, o, per meglio dire, il numero di anni di istruzione portati a termine dall’individuo. Le analisi sono concordi: in poche parole, chi studia di più vive più a lungo.

È  chiaro che, con un grado superiore di istruzione, il soggetto tenderà a sviluppare abitudini di vita più sane, perché più conscio, non sempre ma in genere si, degli effetti che alcuni vizi hanno sulla salute. Qui bisognerebbe aprire una parentesi sull’obesità, che non sempre si comporta come gli altri parametri in esame; ma almeno per quanto riguarda il fumo e l’abuso di alcool queste abitudini nocive prevalgono nelle persone con un grado di istruzione inferiore.

Chi studia di più avrà uno status socioeconomico più elevato, potendo accedere a posizioni lavorative più prestigiose. Si tratta inoltre di persone che si trovano all’interno di una solida rete sociale, mentre l’isolamento porta ad una salute peggiore ed una mortalità più precoce. Infine, chi studia più a lungo avrà anche un maggiore accesso alle cure o l’accesso a cure migliori. Anche se in un Paese come l’Italia l’effetto di quest’ultimo fattore dovrebbe essere minimo, ci sono ancora importanti differenze in termini di accesso alle cure.

L’educazione che si riceve ha davvero il potere di cambiare completamente la vita di una persona. Non solo in termini di opportunità lavorative, ma anche per quanto riguarda le reti sociali, le abitudini, la qualità e la durata della vita. Proprio perché l’educazione che riceviamo è così importante, dobbiamo impegnarci per garantire a tutti accesso ai gradi superiori di istruzione, senza che gli altri fattori sociali ed economici siano d’ostacolo ad una mente volenterosa.


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