Il rapporto Oxfam pubblicato nel 2020, indaga chi sono
stati, tra il 1990 e il 2015, i soggetti maggiormente responsabili della
crescita del riscaldamento globale, arrivando a rivelare una profonda
correlazione tra ricchezza ed emissioni di carbonio. Nei 25 anni considerati,
l’1% più ricco della popolazione mondiale, pari a 63 milioni di abitanti, ha emesso in atmosfera il doppio di CO2
rispetto ai 3,1 miliardi di persone che fanno parte della metà più povera della
popolazione. Un dato, questo, che restituisce la fotografia di un mondo
lacerato dalle disparità, in cui i più poveri sono costretti a subire l’impatto
dello stile di vita insostenibile di una cerchia ristretta di popolazione e a
pagarne i costi direttamente sulla propria pelle.
Lo studio prende in esame le emissioni di CO2 relative
all’arco di tempo che va dal 1990 al 2015, anni in cui la produzione di tale
gas climalterante è aumentata di circa il 60% e procede nell’analisi dividendo
la popolazione in tre categorie sulla base del reddito: il 10% della
popolazione è considerata ricca, il 40% media e il restante 50% povera. La
ricerca ha stimato che nel 2015 il 10% più ricco della popolazione mondiale era
responsabile di quasi la metà delle emissioni totali mentre, nello stesso anno,
la metà più povera del pianeta era responsabile solo del 7% delle emissioni:
ciò sta a significare che circa 60 milioni di persone inquinavano sette volte
di più rispetto 3 miliardi di individui. Il restante 44% relativo alla
produzione di gas climalteranti era attribuibile al 40% della popolazione che
si trovava a recepire un reddito medio. Una proporzione simile a quella
rilevata. Un ricco produce emissioni medie pro capite pari a 216 tonnellate di
CO2 all’anno mentre un povero emette 0,7 tonnellate, 300 volte di meno.
Da un punto di vista geografico, nel 1990, le più elevate
emissioni erano da imputare a una piccola fetta di popolazione ricca che viveva
principalmente in Nord America, in Europa e in Russia. Nel 2015 Nord America ed
Europa avevano comunque mantenuto il loro primato di ricchi consumatori ma si è
assistito all’entrata in scena di altri grandi attori tra i maggiori
inquinatori globali, ovvero la Cina e, in misura minore, l’India, diventate in
qualche modo la grande “fabbrica del mondo”.
Ora sappiamo con certezza su chi ricadono le maggiori
responsabilità e dobbiamo agire di conseguenza.
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