L'Africa subsahariana è l'area al mondo dove vi è la maggior
concentrazione di poveri in termini relativi: il 40% della popolazione vive con
meno di 1,25 dollari al giorno. La maggior parte della popolazione rurale in
Africa subsahariana dipende da mezzi di produzione dell'energia di tipo tradizionale,
in genere legname, la cui combustione è alla base di un significativo
incremento dell'inquinamento ambientale e dei relativi danni alla salute. Si
tratta di un paradosso , se si considera che buona parte dei paesi africani è
dotato di risorse idriche tali da poter sviluppare energia elettrica in maniera
adeguata e sostenibile al fabbisogno di una percentuale elevata dei loro
cittadini. Tuttavia, la persistente instabilità politico-militare, l'assenza di
adeguati investimenti infrastrutturali e la cattiva gestione delle risorse
pubbliche da parte dei governi di molti paesi africani non hanno favorito lo
sviluppo.
Tuttavia, il tema dell'inquinamento non è un problema solo
dei paesi più poveri. Il Ghana, ad esempio, è uno degli Stati africani portato
ad esempio per la significativa crescita economica che ne ha caratterizzato
almeno gli ultimi 15 anni. Il reddito pro capite dei ghanesi è almeno 5 volte
maggiore dei paesi più poveri dell'Africa occidentale. Tuttavia, anche in Ghana
il tema l'inquinamento ambientale costituisce una piaga dal notevole impatto in
termini igienico-sanitari. La discarica della capitale, famosa per il riciclo delle apparecchiature elettroniche, è stata classificata fra i 10 luoghi più inquinati al mondo.
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