giovedì 17 marzo 2022

Greenpeace, Legambiente e WWF: 10 proposte al Governo su rinnovabili ed efficienza per eliminare la dipendenza dal gas

L’esplosione della drammatica guerra in Ucraina e la preoccupazione di molte persone per l’aumento delle bollette impone di accelerare la transizione energetica del nostro Paese dai combustibili fossili alle energie rinnovabili  come unica soluzione per uscire dalla dipendenza dal gas, a partire da quello della Russia. Per questo Greenpeace Italia, Legambiente e WWF Italia avanzano 10 proposte al governo per affrontare in modo la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento del gas.

Si tratta di interventi da mettere in campo nei prossimi mesi e che permetterebbero di dimezzare il consumo di gas entro fine 2026, sviluppando l’eolico offshore e a terra, il fotovoltaico sui tetti, anche nei centri storici, e sulle aree compromesse (discariche, cave, etc), il moderno agrovoltaico che garantisce l’integrazione delle produzioni agricole con quella energetica, la produzione del biometano, gli accumuli, i pompaggi e l’ammodernamento delle reti.

Negli ultimi mesi il tema energia è molto dibattuto, con varie cause, ultima fra le quali la guerra in Ucraina. Le tre associazioni ritengono che le proposte avanzate dal governo non siano abbastanza audaci, per far transitare il Paese definitivamente verso le energie pulite: si parla infatti di costruire nuovi rigassificatori, di aumentare gli acquisti di gas da altri fornitori in alternativa al gas russo, di valutare con attenzione i più recenti sviluppi e studi sull’energia nucleare.

Greenpeace Italia, Legambiente e WWF Italia ritengono che la soluzione sia la riduzione dei consumi di gas, con un forte sviluppo delle fonti rinnovabili, concrete politiche di risparmio energetico ed efficienza energetica in edilizia.

Ecco le principali proposte per liberare l’Italia dalla dipendenza dal gas:

  • Aggiornare il piano per l’energia e per il clima l’obiettivo della produzione del 100% di energia elettrica da fonti rinnovabili entro il 2035
  • Sbloccare le richieste di nuovi impianti di produzione da  fonti rinnovabili in attesa di autorizzazione
  • Sviluppare la produzione di biometano
  • Facilitare l’autorizzazione per il fotovoltaico sui tetti dei centri storici
  • Abbandonare progressivamente le caldaie a gas

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