venerdì 10 luglio 2020

Il camion elettrico è all'orizzonte

Dall’Europa agli Stati Uniti l’industria dei veicoli si sta preparando a cambiare pelle: auto e camion elettrici premono alle porte delle fabbriche e sarà sempre più difficile scansare questa rivoluzione, anche se finora il suo percorso è stato parecchio tortuoso.
La California ha appena stabilito un sistema di quote obbligatorie, che partirà nel 2024,  per la vendita di camion elettrici a batterie o idrogeno. Con quote crescenti fino al 2035 quando la maggioranza dei camion venduti dovrà essere a zero emissioni.
Insomma la California ha posto quella che dovrebbe diventare una pietra miliare per la rivoluzione elettrica dei trasporti “pesanti”, volta a ridurre l’inquinamento provocato dall’ingente traffico delle merci su gomma, guardando sia alle consegne nei centri urbani sia alle lunghe percorrenze.

Volkswagen deve ancora scontare il suo “peccato originale”, quel dieselgate scoppiato nel 2015 quando si scoprì che il colosso di Wolfsburg stava manipolando i software dei motori diesel per barare sui test delle emissioni. Ora deve dimostrare che la sua corsa verso la mobilità elettrica è reale.

La fabbrica di  Zwickau, dopo 6 milioni di auto benzina e diesel sfornate dal 1990 al 2000 a marchio Volkswagen, sta per essere trasformata in un un impianto totalmente dedicato alle auto elettriche: 330.000 veicoli già dal prossimo anno. 

La Germania ha varato un piano di incentivi per le sole auto elettriche mentre l'Italia tentenna: gli incenti vengono dati sia per auto elettriche sia per auto termiche con motore euro 6. Insomma, bisogna guardare avanti senza inciampare nuovamente nel diesel, altrimenti c’è il rischio di allungare molto la strada verso la rivoluzione elettrica.

la vendita di auto elettriche dunque aumenta ma lentamente e i buoni risultati dal punto di vista emissioni sono rallentati dal crescente numero di SUV venduti, con emissioni non proprio bassine.

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