Fra le architetture recenti più interessanti c'è senz'altro Port House (letteralmente LA CASA DEL PORTO) ad Anversa, progetto dell'architetto anglo-irachena Zaha Hadid scomparsa quest'anno: faccettata come un diamante e con interni da veliero futuribile
È un veliero imponente e leggero che sembra pronto più a prendere il volo che il mare. È ancorato sul tetto di un edificio di cent’anni fa, ex caserma dei pompieri.
La progettista per questo progetto ha usato due metafore: la nave, che parla della straordinaria storia marittima di Anversa, il secondo porto commerciale europeo dopo Rotterdam, e il diamante, un effetto ottenuto sminuzzando l’intera copertura esterna in triangoli di vetro con diverso e impercettibile orientamento, in modo da riflettere la luce come un gigantesco brillante. L’85 per cento di queste pietre preziose è tagliato proprio qui, ad Anversa. Nell’immenso gioiello tutto è luce: lungo i 111 metri dell’edificio ci sono pochissime tamponature esterne, ottenute con l’opacità di qualche componente triangolare di vetro.
Il volume interno è suddiviso in ampi spazi bianchi, dall’arredo essenziale. Ma se la Port House ricorda un diamante all’esterno, dentro all’involucro vitreo tutto fa pensare a una nave.
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