I loro livelli non sono mai stati così alti come ora e non c'è nessun segno di inversione di tendenza.
A lanciare l'allarme è l'Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO), secondo cui le concentrazioni medie di anidride carbonica a livello globale hanno raggiunto 405,5 parti per milione nel 2017, con un trend in continuo aumento (400,1 parti per milione nel 2015).
Senza tagli ai gas serra, afferma sul sito il segretario generale, "i cambiamenti climatici avranno impatti sempre più distruttivi e irreversibili sulla vita sulla Terra".
Dal bollettino del WMO emerge che anche le concentrazioni di metano e protossido di azoto (N2O) sono aumentate. Non solo, anche se esiste un accordo internazionale che lo regolamenti, è stata registrato un aumento dei CFC, i gas responsabili oltre che dell'effetto serra del buco dell'ozono.
Dal 1990, avverte l'organizzazione, c'è stato un aumento notevole dei gas serra l'anidride carbonica incide per circa l'82%.
La CO2 rimane nell'atmosfera per centinaia di anni e negli oceani ancora più a lungo. Al momento non esiste una bacchetta magica per rimuovere tutta l'eccedenza di CO2 dall'atmosfera.
L'ultima volta che la Terra ha sperimentato una concentrazione paragonabile di CO2 risale al periodo compreso fra 3 e 5 milioni di anni fa.
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