Per misurare la domanda dell’uomo nei confronti del nostro Pianeta si utilizza un indicatore chiamato impronta ecologica : un valore che calcola di quante risorse naturali l’uomo ha bisogno e le confronta con la capacità della Terra di rigenerare quelle risorse.
Per calcolarla si prendono in esame le abitudini di ciascuno in fatto di scelte alimentari, quantità di rifiuti prodotti, superficie di suolo occupato, abiti o altri beni acquistati, energia consumata, anidride carbonica emessa in atmosfera .
Più l’impronta ecologica è alta, più la salute del Pianeta è a rischio: significa che mentre l’uomo non accenna a diminuire le sue richieste, la Terra fatica a "stargli dietro", e non riesce a sostituire ciò che egli ha consumato.
Gli scienziati hanno calcolato che attualmente stiamo vivendo come se avessimo una Terra e mezza a disposizione , e prima del 2050 arriveremo a consumare come se ne avessimo 2. L’anno scorso, poi, abbiamo terminato tutte le risorse che la Terra potrebbe rigenerare in un anno in poco più di 7 mesi . Le notizie, quindi, non sono incoraggianti: è chiaro che abbiamo uno stile di vita al di sopra delle nostre possibilità.
Per fortuna anche noi, nel nostro piccolo, possiamo contribuire ad abbassare la nostra impronta ecologica. Come? Per esempio, scegliendo, quando possibile, di spostarci in bicicletta o con i mezzi pubblici , piuttosto che farci scarrozzare in auto; o mangiando frutta e verdura di stagione , che non debbano aver compiuto centinaia di chilometri per finire nel nostro piatto; o ancora, ricordandoci di spegnere la luce quando usciamo da una stanza e di non lasciare pc o tv in stand-by quando non li stiamo usando. Tutti piccoli accorgimenti che contribuirebbero a ridurre il nostro impatto sul Pianeta.
Calcolatore di impronta ecologica
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