I mari e gli oceani sono sempre più pieni di plastica. In futuro un batterio potrebbe risolvere il problema. Un batterio mangia-plastica, capace di degradare il PET (polietilene tereftalato), il materiale con cui sono costruite le bottiglie, ma anche il PE (Polietilene) ancora più resistente e diffusa. I ricercatori vi stanno lavorando.
Ogni anno finiscono nei mari circa 10 tonnellate di plastica. Non sempre sono visibili. Possono finire sui fondali ma soprattutto vengono lentamente degradate dal sole e si sminuzzano in frammenti delle dimensioni di pochi millimetri fino a millesimi di millimetro, trasformando i nostri mari in una grande "zuppa" di plastiche.
Il Mediterraneo naturalmente è particolarmente soggetto a questo fenomeno perchè è un mare chiuso, densamente popolato sulle coste, con molti fiumi che vi confluiscono.
Quali sono le conseguenze? Sono a rischio pesci e uccelli che sono avvelenati o vengono soffocati dalle buste di plastica. I microframmenti si depositano nel loro apparato digerente e li vi rimangono.
Ma non siamo ancora sicuri che non finiscano anche sulle nostre tavole.
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