Sembra una rivoluzione, soprattutto se si considera la condizione di alcuni paesi come l'Italia. Da noi bisogna affidarsi alla buona volontà delle società di telecomunicazioni e nella migliore delle ipotesi dello Stato, ad Ammon ci ha pensato il consiglio comunale.
Bisogna precisare che negli Stati Uniti e in molti altri paesi la diffusa presenza della TV via cavo agevola la posa delle reti in fibra. Non c'è bisogno di grandissimi investimenti, spaccare strade o domandare decine di permessi. Basta impiegare i cavidotti esistenti.
Ad Ammon è stata realizzata una rete di 30 km di fibra che collega le strutture pubbliche più importanti e copre l'area cittadina che è di circa 7,6 km quadrati. Insomma, la città è piccolina e non supera le 14mila unità.
Prima di procedere gli amministratori si sono assicurati di poter contare sul sostegno di almeno il 50% della popolazione; con una soglia inferiore il piano finanziario sarebbe stato insostenibile. Fortunatamente in alcune aree hanno rilevato una potenzialità del 70%.
La prospettiva è che i cittadini interessati paghino una tassa di circa 10/15 dollari al mese per ripagare la rete e l'abbonamento degli operatori che saranno di 15 dollari al mese per una 20 Mbps e 25/30 dollari al mese per una 100 Mbps. Complessivamente si parla di una cifra compresa tra 41 dollari (36 euro) e 61 dollari (54 euro) al mese, che considerata l'efficienza e la qualità del servizio è più economica rispetto agli standard di mercato.
Il valore aggiunto ulteriore è che dal portale del comune nel caso si voglia cambiare operatore si può procedere con un click ed effettuare la transizione immediatamente. Sul sito sono presenti tutte le offerte disponibili.
Piu efficente
RispondiEliminaAlberto bocca