L'intero territorio degli Stati Uniti potrà essere alimentato esclusivamente da fonti rinnovabili entro il 2050. A rivelarlo è uno studio dell'Università di Stanford, che ha analizzato la situazione energetica di ciascuno dei 50 Stati a stelle e strisce. Sulla base dei dati raccolti i ricercatori hanno poi creato un piano ad hoc per la svolta "verde", in modo che sia economicamente sostenibile e basato sull'uso di tecnologie già esistenti. L'obiettivo: eliminare le emissioni di gas a effetto serra derivanti dai combustibili fossili.
Sono stati presi in esame vari parametri, a cominciare dall'esposizione al sole e dal numero di tetti esposti a sud e non ombreggiati adatti a ospitare pannelli solari. La raccolta dati si è poi concentrata sulle mappe del vento per stabilire dove le turbine eoliche offshore fossero un'opzione. Per quanto riguarda altre fonti energetiche, i ricercatori hanno stabilito che il geotermico è praticabile a costi sostenibili solo in 13 Stati e che non c'è bisogno di nuove dighe per l'idroelettrico, ma solo di rendere più efficienti quelle già costruite.
I vantaggi della svolta "verde" saranno ambiente, salute, lavoro. Nel complesso, sottolineano gli esperti, la conversione al 100% di rinnovabili salverebbe 63mila vite all'anno, creerebbe decine o centinaia di nuovi posti di lavoro in ogni Stato e richiederebbe non più dello 0,5% del territorio da destinare a pannelli fotovoltaici o a turbine eoliche.
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