mercoledì 30 giugno 2010

Sudafrica, ricchezza e povertà

kazumi.jpgIl Sudafrica è un Paese gigantesco, con una superficie vasta quanto l'Italia, la Francia e la Germania messe insieme, ma è anche una terra di grandi contraddizioni. Alle immense ricchezze naturali e paesaggistiche, corrisponde una popolazione di 49 milioni di abitanti in cui la maggioranza nera (i bianchi sono appena il 10%) è ridotta in povertà. Si sopravvive a stento con due dollari al giorno nelle tante baraccopoli disseminate nelle metropoli, che convivono a fianco di grattacieli e quartieri, che ricordano Londra e New York, dove risiedono soprattutto i bianchi.

Così a Johannesburg può capitare di passare nell'arco di poche centinaia di metri dalle case misere di lamiera e cartone del ghetto nero di Soweto, alla magnificenza del Soccer City Stadium. Uno dei due stadi di Johannesburg, l'impianto monumentale da 95 mila posti - in cui 1' 11 luglio di disputerà la finale - si affaccia su una delle baraccopoli più povere e pericolose dell'intero continente africano. Un inferno dove fin da piccoli si viene educati all'odio verso i bianchi che hanno causato l'apartheid, avviati al crimine e al furto. Nell'ultimo anno più di cento poliziotti sono caduti in servizio durante degli scontri a fuoco.

Ma lo spettacolo deve andare avanti, anche perché sono stati investite tutte le risorse possibili. Nonostante la miseria dilagante, il governo ha speso 30 miliardi di rand per l'organizzazione, circa 3 miliardi di euro. E nel Paese dove l'odio razzista è ai massimi livelli, si scopre poi che le donne sono molto stimate e inserite nelle varie professioni. Il presidente del Comitato organizzativo dei Mondiali di calcio non a caso è la signora Nomfanelo Magwentshu.

 

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