Il sogno dell’auto elettrica diventa realtà. Velocissima, 400 chilometri di autonomia, praticamente indistruttibile, ricambio delle batterie a domicilio dopo sette anni o 60 mila chilometri, meccanico ultraspecializzato sotto casa se qualcosa non va. E’ la Tesla roadster, da zero a cento in meno di quattro secondi (può sfidare la Ferrari F430). Potremo ammirarla al Solar Expo di Verona, dal 7 al 9 maggio prossimi, grazie alla Energiy Resources, azienda delle energie rinnovabili. Per capire come sia stato possibile arrivare a questo gioiello che è già sul mercato (i primi modelli sono stati appannaggio di George Clooney, Matt Damon e Arnold Schwarzenegger) si deve risalire agli ideatori e ai progettisti. E qui ci troviamo di fronte al meglio dei cervelli mondiali nel campo dell’innovazione.
Il progetto è stato infatti finanziato dai papà di Google, Sergey Brin e Larry Page, e dal cofondatore di PayPal, Elon Musk. Gente che ha capito le cose molto prima degli altri e che evidentemente vede nell’auto elettrica il concreto sviluppo del movimento terrestre nei prossimi anni. Senza parlare, poi, delle fonti rinnovabili, dell’inquinamento, dei rumori (la Tesla è silenziosissima). Anche per quanto riguarda la rete di distribuzione e di assistenza, ci sono novità.
Spiegano i tecnici: “Quando si costruisce una macchina elettrica, si parte con un vantaggio intrinseco: le macchine elettriche non devono essere meccanicamente così complesse come le vetture tradizionali. Elettronica e software hanno preso il posto dei complicati dispositivi meccanici necessari per introdurre una scintilla e infiammare il carburante che alimenta un normale motore a combustione interna. Il tipico motore quattro cilindri di una macchina convenzionale comprende più di cento pezzi in movimento. Al contrario, il motore della Tesla roadster ne ha soltanto uno: il rotore. Pertanto la mostra automobile è molto più leggera e ha meno parti che si possono rompere o usurare". Sono infatti le batterie il vero, rivoluzionario segreto della Tesla: pesano appena 52 chili e rappresentano il nuovo “motore”, in grado di assicurare fino al 95 per cento di rendimento dinamico. Ancora: per scaricare a terra tanta potenza è stato inventato un cambio a velocità singola per abbinare la bassa resistenza e il rendimento di una trasmissione manuale alla facilità di guida di un'automatica. La Tesla roadster ha infatti una sola marcia, non c'è il pedale della frizione. Tutto è controllato dal PEM (Power Electronics Module), compresa la coppia motrice, lo stato di carica e la frenata rigenerativa. Il sistema monitorizza anche il voltaggio erogato dalla batteria, la velocità di rotazione del motore e le temperature. Insomma, quattro ruote applicate a un computer. Ci voleva tanto a pensarci?
é un pò cara ma é la dimostrazione che se c'è la volontà si possono fare tante cose per ridurre l' inquinamento
RispondiEliminaquesto progetto è davvero stupendo!!! peccato che per il momento è caro...magari in un prossimo futuro queste automobilisuper tecnologiche sostituiranno quelle attuali.
RispondiEliminaquesta progettazione di queste automobili x ora è molto cara cmq speriamo che i soldi arrivino
RispondiEliminaarrivederci al prossimo commento
Waw parbleu!!!!!! Un po' cara ma se vuoi una macchina da corsa che non inquina va benissimo.....da 0 a 100 in meno di 4 secondi|!!!!!!!!!!!!!!!!!.......
RispondiEliminaciao a tutti
e' davvero bellixima! pecc k nn possa avercela
RispondiEliminachi sei superverry97?
RispondiEliminasono io: veronica crosetto
RispondiElimina