lunedì 26 agosto 2024

Milano, città più inquinata d'Italia


Ad ogni inverno ritorna il grave problema dell'inquinamento della Pianura Padana discutendo se Milano sia tra le città più inquinate del mondo. Tuttavia, la situazione è più complessa, con dati raccolti in modo non uniforme e interpretati erroneamente dai media. È sicuro che il Nord Italia affronti problemi significativi, con fattori come la geografia della Pianura Padana, chiusa dalla cerchia delle Alpi a nord e dell'Appenino a sud, la presenza di grandi centri urbani, industrie e allevamenti, e lunghi periodi di siccità. La qualità dell'aria è misurata principalmente attraverso l'Indice di Qualità dell'Aria (IQA), che varia da buono a estremamente scarso, basato su vari inquinanti come PM10, PM2,5, biossido di azoto, ozono e anidride solforosa.

L'inquinamento invernale è peggiore perché oltre ai veicoli e agli allevamenti è aggravato dal riscaldamento urbano e dal ristagno al suolo dell'aria fredda e inquinata con conseguenze sulla salute pubblica. Sebbene Milano non sia ufficialmente tra le città più inquinate, la situazione rimane critica, come evidenziato dal superamento dei limiti di smog in molte città italiane. Il Green Deal europeo mira a ridurre le morti premature da inquinamento entro il 2030, ma mancano strategie chiare per raggiungere questo obiettivo.

È essenziale affrontare le cause profonde dell'inquinamento, rivedendo il modello economico e produttivo ancora dipendente da settori inquinanti. Una soluzione efficace richiede una migliore raccolta e interpretazione dei dati, insieme a politiche decise per ridurre le emissioni e promuovere fonti energetiche pulite.

lunedì 19 agosto 2024

Come funzionano i raggi della bicicletta?

Estate, tempo di vacanze e anche di giri in bicicletta. Vi siete mai chiesti come possono i raggi della ruota, così sottili, reggere il peso della bici, del ciclista, non sempre leggero, e sopportare anche i salti e le buche che disseminano le non perfette strade italiane? Il fatto che i raggi delle ruote della bicicletta siano molto sottili può sembrare sorprendente, ma la loro capacità di reggere il peso del ciclista è dovuta a un design ingegneristico molto efficiente che sfrutta le proprietà della tensione. Ecco come funziona. 

Quando un ciclista siede sulla bicicletta, il peso viene distribuito sulla ruota, comprimendo il cerchio e sollecitando i raggi. Anche se sembrano sottili e non possono sopportare la compressione (si piegano subito) sono comunque fatti in acciaio e ogni raggio, in trazione, può resistere ad una sollecitazione di parecchi chilogrammi.

I raggi sono disposti in modo radiale, partendo dal mozzo al cerchio della ruota. Questo permette di distribuire il carico in modo uniforme su tutti i raggi. Ogni raggio contribuisce a mantenere la forma della ruota e a sostenere il peso del ciclista. La ruota è costruita con i raggi in tensione (significa che sono tirati tra il mozzo e il cerchione). Quando il peso del ciclista agisce sulla ruota, i raggi sotto il mozzo si allentano leggermente, mentre quelli sopra vengono tirati. Questo sistema permette ai raggi di sostenere un peso molto maggiore di quello che potrebbero sopportare in compressione.

È importante che i raggi siano sempre ben tesi e bilanciati per garantire la resistenza della ruota. Se un raggio si allenta o si rompe, il carico viene ridistribuito sugli altri raggi, il che può portare a deformazioni o rotture se non si interviene subito, specie quando si prende una buca. Se volete essere sicuri che le vostre ruote siano in forma controllate che tutti i raggi siano ben tesi.


lunedì 12 agosto 2024

La lezione di Steve Jobs

Sembra che la svolta verso l’auto elettrica sia vicina anche in Italia. C’è finalmente una rete di colonnine di ricarica che si sta diffondendo e perché gli incentivi del governo rendono l’acquisto possibile anche per chi non ha un reddito alto. Ora però i produttori di auto elettriche dovrebbero rendervi la vita più facile. La scelta di auto elettriche oggi è vasta. E i modelli sono davvero belli. Sono super tecnologici. Anche troppo. Un’auto elettrica teoricamente è semplice: non ha il cambio e non fa rumore, è come guidare le autoscontro del luna park. Ma invece tutte le case automobilistiche o quasi stanno mettendo sul mercato macchine spaziali che sembrano provenire dal futuro: macchine senza pulsanti o interruttori,  in cui tutto si manovra attraverso uno schermo con delle app, tutto touch. Ma se pensiamo all’automobilista medio, anche un po’ anzianotto, bisogna stare attenti. Rischiamo di salire su delle auto in cui non siamo capaci a far niente, nemmeno ad abbassare il volume della radio. 

La tecnologia perché abbia successo deve essere accessibile: gli inglesi dicono “less is more”. Quando Steve Jobs immaginò l’iPhone disse al suo team che voleva un telefonino con un solo pulsante tramite il quale fare tutto; e poi, che non avesse bisogno di un libretto di istruzioni (ai tempi quando compravi un oggetto tecnologico, dovevi studiare un manuale prima di usarlo). È una scienza: si chiama UX, User Experience, e analizza l’esperienza reale di un utente per renderla migliore. Per questo l’iPhone vinse: perché la tecnologia era facile e non era troppa. Aveva una UX perfetta. Forse per le auto elettriche la semplificazione arriverà introducendo l’intelligenza artificiale, a cui impartire comandi, cosa che alcune case automobilistiche stanno facendo. 

Ma  qualche pulsante, per noi boomer,  lasciatelo per favore.


lunedì 5 agosto 2024

Il riconoscimento facciale

Il riconoscimento facciale sta diventando sempre più familiare nella nostra vita quotidiana. Facebook, Apple e Alibaba ne sono solo alcuni esempi di come questa tecnologia venga utilizzata. Questa tecnologia funziona proiettando una griglia di punti sul viso per creare una mappa 3D, consentendo di sbloccare telefoni, pagare o identificare persone. Tuttavia, insieme ai vantaggi, ci sono anche rischi da considerare.

Recentemente, Facebook ha mandato avvisi per chiedere il consenso all'utilizzo del riconoscimento facciale, promettendo di proteggere dalla diffusione non autorizzata delle foto. Tuttavia, ci sono preoccupazioni riguardo alla manipolazione dell'utente per ottenere il consenso desiderato. Negli Stati Uniti, Facebook è stato denunciato per aver utilizzato il riconoscimento facciale senza consenso.

In Cina, il riconoscimento facciale è ampiamente utilizzato per la sorveglianza e il controllo sociale. Ad esempio, viene usato per individuare sospetti criminali e per monitorare il comportamento delle persone. Al di là della Cina, ci sono esempi di utilizzo improprio della tecnologia, come quando la polizia britannica ha erroneamente fermato e interrogato persone durante un carnevale utilizzando il riconoscimento facciale.

Oltre alla sorveglianza, il riconoscimento facciale può essere usato per scopi commerciali, come la personalizzazione dei prezzi in base al cliente. Questo solleva preoccupazioni sulla privacy e sulla discriminazione. Inoltre, c'è il rischio che questa tecnologia possa essere utilizzata per spiare le reazioni delle persone di fronte alla pubblicità o per raccogliere informazioni personali senza consenso.

Le questioni fondamentali riguardo al riconoscimento facciale riguardano la protezione dei dati e l'accesso ad essi. Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) regolamenta la raccolta di dati biometrici, ma la tecnologia corre veloce e le preoccupazioni rimangono.