lunedì 4 marzo 2024

Il declino dei combustibili fossili

Il 2023 è stato un anno chiave per i cambiamenti energetici in Europa. Per la prima volta, per esempio, le fonti fossili sono scese sotto un terzo della produzione complessiva nei 27 Stati UE, e sempre per la prima volta i parchi eolici hanno battuto il gas. In più, eolico e fotovoltaico insieme hanno prodotto più di un quarto dell’energia elettrica. A mettere in luce questi dati e quanto la transizione energetica stia accelerando è il rapporto di Ember, noto centro sudi inglese, secondo il quale le rinnovabili stanno per raggiungere il 50% della produzione di energia elettrica europea.

Inoltre evidenzia poi come il calo del carbone, già in declino da tempo, abbia accelerato nel 2023, dopo lo stop  allo scoppio della guerra in Ucraina e proseguirà anche nel 2024 grazie a un’ondata di chiusure di centrali. Anche la generazione da gas è diminuita per il quarto anno consecutivo.

Non mancano però gli ostacoli nella corsa delle rinnovabili. Per l’eolico ci sono i tempi troppo lunghi per ottenere le autorizzazioni alle installazioni delle torri, mentre per il fotovoltaico sembrano diradarsi i timori riguardanti la scarsità di pannelli. 

La crisi energetica e l'invasione della Russia dell'Ucraina non hanno portato a una rinascita del carbone e del gas, anzi. Il carbone è prossimo alla fase di uscita e poi sarà il turno del gas di entrare in declino terminale, mentre l'eolico e il solare crescono. 


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