giovedì 6 aprile 2023

Che cos'è la Risonanza Magnetica?

 

La risonanza magnetica è un metodo diagnostico non irradiante e non invasivo che utilizza un campo magnetico e onde a radiofrequenza per visualizzare vari organi e tessuti del corpo umano. L’esame può essere eseguito per diagnosticare una vasta gamma di condizioni, da tumori a malattie cervello, a lesioni delle articolazioni  o lesioni delle arterie e delle vene.

Nel 1977, è stato eseguito il primo esame e dopo diversi decenni, la risonanza magnetica è diventata un’indagine che fornisce informazioni più accurate rispetto alla radiografia, all’ecografia o addirittura alla tomografia computerizzata per la diagnosi di alcune patologie come: ictus, artrite, tumori.

Essa si basa su un fenomeno fisico chiamato risonanza magnetica nucleare (RMN), scoperto da Isidor Rabi che nel 1944 ricevette il premio Nobel per la fisica. Il fenomeno si osserva quando una sostanza viene posta in un campo magnetico e vengono applicate delle onde radio. Come risultato di questo processo, gli atomi nella sostanza emettono piccoli segnali radio rilevabili.

Gli atomi di acqua o idrogeno sono abbondanti nel corpo umano e costituiscono circa il 66% del peso totale. Questo alto contenuto di acqua è responsabile dell’applicabilità della risonanza magnetica in medicina. Poiché il contenuto di acqua varia in diversi tessuti e organi, molte malattie provocano cambiamenti nel contenuto di acqua, che si riflettono nelle indagini diagnostiche.

La macchina per la risonanaza è un grande dispositivo cilindrico che crea un forte campo magnetico intorno al paziente. Il campo, insieme a una radiofrequenza, altera il naturale allineamento degli atomi di idrogeno nel corpo. Quando si riallineano alla posizione corretta, inviano segnali che vengono ricevuti da un computer che li analizza e li converte in un’immagine bidimensionale. Non vi è alcun rischio di esposizione durante la procedura perché non vengono inviate radiazioni ad alto contenuto di energia.

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