E’ una delle più importanti aziende italiane nel settore delle carrozzerie per automobili. Nasce a Torino il 22 maggio 1930 sotto il nome di Società anonima Carrozzeria da Battista Farina, chiamato Pinin Farina.
L'azienda sorge come una piccola attività artigianale dedita alla costruzione di carrozzerie su ordinazione di facoltosi clienti privati. In particolare fino alla metà del '900 la società si fece conoscere per la costruzione artigianale e in piccola serie di carrozzerie particolari progettate su meccaniche dell'Alfa Romeo, della Lancia e della FIAT.
In seguito alla seconda guerra mondiale Pininfarina concepì il suo primo grande successo mondiale presentando nel 1947 la Cisitalia 202, prima autovettura ad essere esposta al MOMA (il Museo d’Arte Moderna) di New York.
In seguito a questo successo la sua fama accrebbe a dismisura abbattendo le barriere nazionali.
Negli anni '50 inizia la vera e propria trasformazione da struttura artigianale ad una vera realtà industriale. Inizia la collaborazione con la Peugeot ed alla fine degli anni 50 il grande salto con l'importante commessa per conto della Alfa Romeo di 27.000 Giulietta Spider.
Nel 1961 l'azienda passa sotto la direzione di Sergio, figlio del fondatore, designer anch'egli di fama mondiale.
Il decennio 1960-1970 risulta essere quello più proficuo per quanto riguarda la creazione di modelli molti dei quali definiti "leggendari" come: l'Alfa Romeo Spider "Duetto", la Dino 246 e le Fiat "124 Sport Spider" e "Dino Spider".
Nel 1967 la Pininfarina si trasferisce negli stabilimenti di Grugliasco e qui per volere di Sergio Pininfarina si inizia ad investire pesantemente in innovazione e ricerca tecnologica: prima con la creazione del Centro di Calcolo e Disegno e, in seguito, con la costruzione di una galleria del vento in scala naturale, la prima in Italia per le autovetture e una delle poche allora esistenti al mondo. I risultati di questi sforzi sono: la Ferrari Daytona, la 308 GTB, la 365 e la 400i, la Fiat 130 Coupé, la Lancia Beta Montecarlo e le Lancia Gamma Berlina e Coupé.
Intorno al 1980 dalla produzione di sole carrozzerie su telai di altri, l'azienda inizia a produrre intere vetture tra le prime prodotte ricordiamo: la Fiat Campagnola e l'Alfa Romeo 33 Giardinetta. Sempre in questi anni iniziò a stringere rapporti con costruttori internazionali del calibro di Honda e Jaguar.
Nel 1986 l'azienda intraprende l'importante salto: la quotazione in borsa.
In questi anni il gruppo realizza importanti lavori per la Ferrari: Ferrari Testarossa, Ferrari GTO e F40; l'Alfa Romeo: Alfa Romeo Spider, Alfa Romeo 164; La Fiat: Fiat Fiorino, Lancia Thema, Fiat Coupé; Peugeot: Peugeot 205 Cabriolet, le serie x05 e alcune x06. stringe inoltre importanti accordi industriali con Daewoo, Cadillac, Bentley e Mitsubishi.
Agli inizi del nuovo millennio l'impronta del design Pininfarina è riconoscibile nei seguenti modelli: la Hyundai Matrix, Ferrari 575M Maranello, Ferrari Enzo e il modello unico la Ferrari P4/5, Mitsubishi Pajero Pinin, Alfa Romeo GTV. A anche la Nuova Punto è Pininfarina.
Oggi l'azienda è costituita da quattro stabilimenti: il centro di verniciatura e lastroferratura di Grugliasco (TO), il centro di ricerca e sviluppo di Cambiano (TO), l'impianto di San Giorgio Canavese (TO) e Bairo (TO).
Attualmente il gruppo è impegnato nella produzione dei modelli: Alfa Romeo Brera, Alfa Romeo Spider, Ford Focus Coupé-Cabriolet, Mitsubishi Colt CZC, Volvo C70; ed ha realizzato il design di auto come: Ferrari 599 GTB Fiorano, Maserati Quattroporte automatica, Maserati GranTurismo, Ferrari 612 Scaglietti.
Nel maggio 2006 Andrea Pininfarina diviene anche presidente del gruppo.
Nel 2006 la Pininfarina disegna la Torcia e il tripode dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006.
Negli ultimi anni la società Pininfarina ha iniziato un'importante e ambiziosa collaborazione con il gruppo del finanziere francese Vincent Bollorè per la produzione di macchine elettriche. Le auto saranno prodotte a partire dal 2010 e saranno vendute in Europa, Stati Uniti e Giappone. L'obiettivo iniziale sarà di costruirne 2.000 unità l'anno per poi arrivare a pieno ritmo a 15.000 per il 2013-2014. La vettura dovrebbe costare intorno a 15.000 euro e garantire con una carica di 5 ore delle batterie un' autonomia di 250 km.
Interessante, non sapevo che la Pininfarina avesse disegnato la Torcia e il tripode dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006.
RispondiEliminaciao ciao
Non sapevo che Pininfarina avesse lavorato con così tante aziende oltre alla Ferrari.
RispondiEliminaIo sinceramente non sapevo neanche che cos'era la Pininfarina.
RispondiEliminaComunque mi sembra molto famosa...
Credo che sia uno dei più gravi lutti quest'anno nel mondo del made in italy. Non sapevo che ultimamente stava lavorando su macchine elettriche.
RispondiEliminaIo avevo sentito parlare di questo lutto che aveva colpito Pininfarina,ma non conoscevo la sua storia così dettagliatamente, pensavo infatti che non avesse aderito a cosi tante produzioni in campo meccanico.
RispondiEliminaqusto è stato il lutto più grave x il made in italy...io conoscevo pininfarina per i numerosi marchi storici in cui aveva contribuito. ...era un ottimo desainer
RispondiEliminaé una sfortuna, perché lui stava guidando molto bene un' azienda molto famosa e antica, tanto che alla famiglia era stato concessa la possibilità di cambiare cognome da Farina in Pininfarina mettendo insieme il cognome e il nome del fondatore che in piemontese veniva chiamato Pinin.
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