Una delle principali ragioni dietro la decisione della Spagna potrebbe essere il desiderio di ridurre i rischi associati all'energia nucleare, come potenziali incidenti o problemi legati allo smaltimento dei rifiuti radioattivi. Anche se gli incidenti nucleari gravi sono molto rari, come dimostrato da Chernobyl e Fukushima posso avere conseguenze molto gravi e possono avere un impatto duraturo sull'ambiente e sulla salute umana. Inoltre, lo smaltimento dei rifiuti nucleari è un problema non risolto in molti paesi e richiede soluzioni a lungo termine.
D'altro canto l'energia nucleare è una fonte energetica a basse emissioni di carbonio. Le centrali nucleari non producono emissioni di gas serra durante il funzionamento, il che le rende attraenti per affrontare il cambiamento climatico. Soprattutto l'energia nucleare può garantire una fornitura energetica affidabile e continua, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche o dalle fluttuazioni nella disponibilità di risorse naturali come il sole o il vento.
Per quanto riguarda gli altri paesi europei, ci sono differenze significative nelle politiche energetiche e nelle strategie di transizione verso fonti energetiche più sostenibili. Ad esempio, la Germania ha annunciato il piano di uscire gradualmente dall'energia nucleare entro il 2022, dopo l'incidente di Fukushima, e sta investendo pesantemente nelle energie rinnovabili come l'eolico e il solare. Altri paesi come la Francia, al contrario, dipendono in gran parte dall'energia nucleare e hanno piani per espandere o mantenere la loro capacità nucleare.
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