Questo rapido sviluppo ha aperto le porte a un futuro che sembrava distante e ha permeato il dibattito pubblico con cambiamenti e incognite. Le intelligenze artificiali e le aziende che le sviluppano promettono di rivoluzionare economia, lavoro, relazioni personali e welfare, trasformando radicalmente la società. Tutto ciò avviene più velocemente di quanto precedentemente immaginato.
L'occupazione è uno degli aspetti più critici quando si parla di IA. La nota banca d’affari Goldman Sachs stima che nei prossimi 10 anni, l'IA potrebbe sostituire 300 milioni di posti di lavoro a tempo pieno, circa un quarto delle attività lavorative negli Stati Uniti e in Europa. Tuttavia, i rapporti indicano che l'IA potrebbe anche creare nuove figure professionali, anche se la rapidità dell'evoluzione tecnologica ci lascia qualche dubbio al riguardo.
Tutti i settori professionali saranno influenzati dall'IA, che si stima integrerà circa due terzi delle occupazioni esistenti. L'impatto maggiore si prevede nei cosiddette "colletti bianchi", come professionisti, commercialisti e addetti alle vendite, mentre alcune professioni legate alla cura della persona o che richiedono un senso critico e artistico sembrano al momento più sicure.
L'IA è già una realtà concreta, anche se non priva di imperfezioni. Nonostante gli errori, i modelli linguistici di grandi dimensioni, come ChatGPT, sono in grado di svolgere l'80% dei compiti analizzati in uno studio condotto da OpenAI. Questo scenario solleva preoccupazioni per il futuro, con i protagonisti del settore che oscillano tra scenari terrificanti per il mondo del lavoro e visioni ottimistiche di una nuova "età dell'oro."
Sicuramente l'IA è diventata una forza trainante nel presente, con un impatto che si riflette su tutti gli aspetti della società. Mentre offre opportunità, solleva anche questioni cruciali riguardo al futuro del lavoro e alla necessità di regolamentazioni per mitigare i suoi effetti sulla società.