
Si tratta di colloquiare per scritto con il computer: se non ci si accorge che dall'altra parte del cavo c'è un computer invece che una persona, il test è superato.
nel caso del computer Eugene il 33% dei ricercatori scelti per capire se ci si trovasse di fronte a un uomo o a una macchina l'ha scambiato per un essere umano: per la precisione, è stato scambiato per un ragazzino di 13 anni.
In ogni caso, il risultato ha immediatamente scatenato l'entusiasmo degli appassionati di intelligenza artificiale e di semplici curiosi: chiunque infatti può chiacchierare con Eugene, dato che esiste un'apposito sito internet (intasato a causa dell'elevato numero di collegamenti).
Al di là dell'entusiasmo per il primo computer che, in un modo o nell'altro, s'è fatto passare per un uomo, subito è nata anche una preoccupazione riguardante il cybercrimine. Infatti i sistemi di rilevamento fino a oggi si basano sulla possibilità di distinguere esseri umani e macchine; se questa differenza nei prossimi anni verrà a cadere, allora bisognerà muoversi per tempo e trovare nuovi sistemi per difendersi.
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