domenica 28 novembre 2010

Siamo nel Guinnes dei primati

sculturasacchettirecord.jpgIl ”Monviso” di Fossano ha superato il record di Los Angeles ed è quindi entrato nel Guinnes dei primati come scultura composta dal maggior numero di sacchetti di plastica.

La gigantesca scultura, ”costruita” con ben 120.000 sacchetti (quella di Los Angeles con ‘’solo” 36.700 sacchetti), è stata realizzata nell’ambito dell’iniziativa ”Una borsa è per sempre”.

Ogni cittadino che consegnava 5 sacchetti di plastica poteva ricevere una borsa di cotone riutilizzabile.

Già sappiamo quanti problemi procuri la plastica all'ambiente: ora ci sono 120.000 sacchetti in meno in circolazione.

 

sabato 20 novembre 2010

20 Novembre, giornata mondiale dei diritti dell’infanzia

Logo-Mani2.jpgIl 20 novembre 1989 i rappresentanti degli Stati di tutto il mondo, presso la sede dell’O.N.U. hanno sottoscritto la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia.

Il 20 Novembre è la giornata mondiale dei diritti dell’infanzia, che celebra la data in cui la Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia venne approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York. Era il 20 novembre 1989; la data coincide con un duplice anniversario: la dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (1789) e la Dichiarazione dei Diritti del Bambino (1959).

I DATI UNICEF SUI DIRITTI NEGATI DELL’INFANZIA NEL MONDO

  • 11 milioni di minori muoiono ogni anno, prima di avere compiuto i 5 anni, per malattie o problemi che potrebbero essere facilmente eliminati: malattie intestinali, polmoniti, e malattie prevenibili con le vaccinazioni come morbillo, pertosse, tetano, difterite, tubercolosi
  • 150 milioni di bambini soffrono di malnutrizione
  • 123 milioni di bambini non hanno mai frequentato la scuola. Di questi, la maggioranza sono bambine
  • 211 milioni di bambini lavorano
  • 600 milioni di bambini, cioè un quarto dei bambini di tutto il mondo, vivono in condizioni di estrema povertà
  • 2 milioni di bambini sono morti, nel corso dello scorso decennio, a causa di conflitti armati
  • 20 milioni sono stati costretti a abbandonare le loro case
  • 300 mila bambini sono stati reclutati e combattono in diversi paesi africani, asiatici e del Medio Oriente in eserciti regolari e gruppi armati di opposizione
  • 130 milioni di donne hanno subito, da bambine, mutilazioni sessuali e ogni anno altri due milioni di bambine le subiscono
  • oltre 1 milione di bambini ogni anno sono vittime dei trafficanti, vengono “comprati” e costretti a subire abusi e sfruttamento
  • 14 milioni di bambini hanno perso la madre, il padre o entrambi i genitori a causa dell’Aids


Bambini schiavi, costretti a lavorare, vittime di guerre civili, di abusi familiari, di malattie….
Questa giornata è dedicata a tutti quei bambini che in modi differenti, per cause diverse e in luoghi diversi si trovano ad avere in comune l’impossibilità di vivere la loro “infanzia”.

Qualche bell'aforisma sui bambini.

"Dici: è faticoso frequentare i bambini.
Hai ragione.
Aggiungi: perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, scendere, piegarsi, farsi piccoli.
Ti sbagli.
Non è questo l'aspetto più faticoso.
E' piuttosto il fatto di essere costretti ad elevarsi, fino all'altezza dei loro sentimenti.
Di stiracchiarsi, allungarsi, sollevarsi sulle punte dei piedi.
Per non ferirli"
di Janusz Korczac

Lega un albero di fico nel modo in cui dovrebbe crescere, e quando sarai vecchio potrai sederti alla sua ombra
Charles Dickens

I giochi dei bambini non sono giochi, e bisogna considerarli come le loro azioni più serie
Michel Eyquem de Montaigne

Gli adulti non capiscono mai niente da soli ed è una noia che i bambini siano sempre costretti a spiegar loro le cose
Antoine de Saint Exupéry

Nella nostra infanzia c'è sempre un momento in cui una porta si apre e lascia entrare l'avvenire
Graham Greene

I fanciulli trovano tutto nel nulla, gli uomini trovano il nulla nel tutto
Giacomo Leopardi

lunedì 8 novembre 2010

I raggi X

raggi-x-google.JPGRaggi X, Google festeggia l’anniversario della scoperta A Wilhelm Konrad Roentgen  scienziato tedesco dobbiamo la scoperta dei Raggi X. Il grande fisico nato vicino a Remscheid il 27 marzo 1845 studio’ in Olanda ed in Svizzera dove al Politecnico di Zurigo si laureo’ in ingegneria meccanica. L’8 novembre 1895 mentre stava effettuando delle sperimentazioni sugli effetti della propagazione di fasci di energia elettrica attraverso i gas, casualmente rilevo’ un fenomeno di fluorescenza su un foglio di carta trattato con sostanze sensibili. Da notare che alla casualita’ concorse anche il fatto che, dato che Roentgen era daltonico, gli esperimentio venivano spesso fatti in ambiente oscuro e che questo facilito’ l’osservazione del fenomeno di fluorescenza sopra riportato.

Lo scienziato chiamo’ i raggi prodotti nel corso del suo esperimento Raggi X in attesa che venisse accertata la loro esatta natura. Il nome tuttavia rimase invariato sino ad oggi.

La scoperta apri’ le porta a tutta una seria di sperimentazioni e di ricerche in ambito scientifico in generale e medico in particolare, che consentirono grandi passi avanti.

La scoperta venne naturalmente contestata da molti altri studiosi e fu oggetto di controversie e discussioni, ma indubbiamente servi’ a cambiare le sorti dell’umanita’ aiutando nella lotta a molte patologie.

A Wilhelm Konrad Roentgen nel 1901 fu assegnato anche il primo Premio Nobel per la fisica, istituito di recente per volonta’ dell’industriale svedese Alfred Nobel inventore della dinamite.

Google ha voluto festeggiare il 115mo anniversario della scoperta dei Raggi X con uno dei suoi originali loghi. Questa volta il logo usa le lettere del nome del motore di ricerca come se fossero delle lastre radiografiche attraverso le quali si vedono avvolte in una luce fosforescente ossa e altri oggetti (una chiave un giochino delle monete) che si immaginano contenute negli organi di un ipotetico paziente.

venerdì 5 novembre 2010

Nel Pacifico l'Isola della spazzatura

pacif.jpgLo chiamano Pacific Trash Vortex, il vortice di spazzatura dell'Oceano Pacifico, ha un diametro di circa 2500 chilometri è profondo 30 metri ed è composto per l'80% da plastica e il resto da altri rifiuti che giungono da ogni dove. "E' come se fosse un'immensa isola nel mezzo dell'Oceano Pacifico composta da spazzatura anziché rocce. Nelle ultime settimane la densità di tale materiale ha raggiunto un tale valore che il peso complessiva di questa "isola" di rifiuti raggiunge i 3,5 milioni di tonnellate", spiega Chris Parry del California Coastal Commission di San Francisco, che è da poco tornato da un sopralluogo.

Questa incredibile e poco conosciuta discarica si è formata a partire dagli anni Cinquanta, in seguito all'esistenza della North Pacific Subtropical Gyre, una lenta corrente oceanica che si muove in senso orario a spirale, prodotta da un sistema di correnti ad alta pressione. L'area è una specie di deserto oceanico, dove la vita è ridotta solo a pochi grandi mammiferi o pesci.

Per la mancanza di vita questa superficie oceanica è pochissimo frequentata da pescherecci e assai raramente è attraversata anche da altre imbarcazioni. Ed è per questo che è poco conosciuta ai più. Ma proprio a causa di quel vortice l'area si è riempita di plastica al punto da essere considerata una vera e propria isola galleggiante. Il materiale poi, talvolta, finisce al di fuori di tale vortice per terminare la propria vita su alcune spiagge delle Isole Hawaii o addirittura su quelle della California.

In alcuni casi la quantità di plastica che si arena su tali spiagge è tale che si rende necessario un intervento per ripulirle, in quanto si formano veri e propri strati spessi anche 3 metri. La maggior parte della plastica giunge dai continenti, circa l'80%, solo il resto proviene da navi private o commerciali e da navi pescherecce.

Nel mondo vengono prodotti circa 100 miliardi di chilogrammi all'anno di plastica, dei quali, grosso modo, il 10% finisce in mare. Il 70% di questa plastica poi, finirà sul fondo degli oceani danneggiando la vita dei fondali. Il resto continua a galleggiare.

La maggior parte di questa plastica è poco biodegradabile e finisce per sminuzzarsi in particelle piccolissime che poi finiscono nello stomaco di molti animali marini portandoli alla loro morte. Quella che rimane si decomporrà solo tra centinaia di anni, provocando da qui ad allora danni alla vita marina.

Guarda a questo indirizzo l'animazione del vortice creato dalle correnti