Vedete un pò se vi piace una scuola così.
(da Avvenire 11 gen 2008)
Matteo, com’è andata oggi a scuola? Sei stato interrogato? E la verifica? Rispondi-Matteo-quando-tiparlo! »: in un futuro sempre più digitale, ecco una raffica di interrogativi ed esclamativi destinati (forse) a sparire dal repertorio di ogni buon genitore. Non perché padri e madri smetteranno di interessarsi al rendimento scolastico dei propri figli. Al contrario, saranno fin troppo informati, tanto da non aver bisogno di tempestare di domande il taciturno Matteo.
Questo, almeno, se verrà realizzato il progetto annunciato in questi giorni da John Knight, ministro britannico dell’Istruzione. L’idea è di sostituire le pagelle cartacee con rendiconti elettronici, che gli insegnanti potranno mandare ai genitori via e-mail o sul telefonino. Gli aggiornamenti in tempo reale non avverranno, attenzione, solo alla fine dell’anno o del quadrimestre, ma addirittura ogni giorno. In questo modo, sostiene il ministro, i genitori potranno seguire meglio i progressi (o i regressi) scolastici dei figli e, dove necessario, provvedere di conseguenza.
La speranza di Knight è che nuovo il sistema possa essere attuato in Gran Bretagna entro il 2010 per le scuole secondarie, ed entro il 2012 per quelle primarie. Ma, come si può immaginare, non tutti condividono tale desiderio con altrettanto fervore.
Anzi. I rappresentanti dei docenti hanno già espresso i loro dubbi: i professori, dicono, hanno già tanto da fare, è giusto caricarli anche di quest’incombenza giornaliera? E non c’è il rischio che i genitori smettano di andare ai colloqui con gli insegnanti? E ancora: il tutto non assomiglierà troppo a una versione scolastica del "Grande Fratello"? Non è dato sapere se quest’ultimo dubbio intenda evocare scenari alla Orwell o derive da reality show.
Fatto sta che il meccanismo del telefoto lascia intravedere sviluppi da tragicommedia. I cui personaggi – ipotizzando che un domani il modello britannico arrivi anche da noi – li conosciamo già bene:
1) il genitore in ansia, talmente schiavizzato dalla telepagella da passare le giornate a fissare lo schermo del computer o il display del cellulare, macerandosi nella stessa apprensione con cui si seguono le fluttuazioni di un titolo di borsa;
2) l’insegnante severo, che ogni giorno troverebbe all’uscita da scuola un corteo di mamme inferocite del genere «mio figlio ha sempre ragione, i professori me l’hanno preso di punta»;
3) il povero Matteo: psicologicamente distrutto da un sistema che non ammette cali di rendimento, neanche passeggeri, e in cui – ahilui –anche marinare la scuola diventerebbe praticamente impossibile.
Secondo me ci sarebbero molti vantaggi, non la vedo così tragica.
Secondo voi?
Sarebbe comodo.
RispondiEliminaUn rendiconto con cadenza giornaliera, secondo me, metterebbe troppo sotto pressione gli studenti.
ciao
joe.d