lunedì 9 settembre 2024

I videogiochi ora servono anche alla fisioterapia

Dalla Wii che invitava gli appassionati di videogame ad alzarsi dal divano e muoversi e saltare davanti alla tv è trascorso più di un decennio e la tecnologia ha fatto passi da gigante e i cosiddetti exergame, cioè i giochi che invitano a fare esercizio vengono usati sempre più spesso anche in contesti professionali di riabilitazione dopo infortuni e incidenti.

È il caso di Euleria Health, startup dedicata all'industria dello sport  e alle biotecnologie, che ha brevettato un sistema innovativo di riabilitazione in grado di rendere più agile ed efficace il rapporto tra fisioterapisti e preparatori atletici con i loro pazienti.

Questi ultimi indossano sugli arti dei sensori  in grado di misurare il movimento e il relativo angolo di rotazione delle articolazioni e i dati, catturati in tempo reale ed elaborati da un software, permettono allo specialista di comparare il movimento compiuto e la funzionalità con i parametri della normalità. A questo punto, ed è qui che emerge la parte "giocosa" della riabilitazione, il professionista crea un esercizio ad hoc che può essere somministrato direttamente a casa al paziente sotto forma appunto di exergame, una sorta di videogame che facilita l'esecuzione dei movimenti stessi.

Il sistema però non è un gioco, ma un vero e proprio dispositivo medico che può quindi essere usato dai pazienti solo sotto indicazione di fisiatri, fisioterapisti, dottori in medicina sportiva oppure trainer che lavorano in palestre, ed è pensato per le articolazioni come ginocchio, gomito, anca, polso, spalla, caviglia, o per la riabilitazione cervicale.




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